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A zero

Questo lavoro rappresenta l’ultima tappa di un percorso artistico molto personale condotto da Massimo Borri davanti all’occhio imperturbabile della fotografia.


La perdita dei capelli, naturale quanto inaspettata e vissuta in modo spiazzante, è stata per l’autore la partenza di tutto. Una scintilla fatta di inquietudine, ossessione e non accettazione, mista al peso di un obbligo: quello di fare i conti con un nuovo modo di apparire.

Questa condizione emotiva, prima che un fatto estetico, ha condotto l’autore, attraverso l’arte, a vivere in modo singolare un lungo periodo di sperimentazione fotografica e di indagine (iniziata nel 2017) su una nuova concezione di se stesso, individuale e sociale.


Ne è nato un progetto originale, solo in apparenza ilare e autoironico, dai risvolti psicologici potenti.

L’incontro con gli altri ha creato l’occasione per vivere di volte in volta un nuovo sé; una circostanza capace di far nascere relazioni, corrispondenze, nuove identità.


Una trasformazione, mai un travestimento, per approdare in uno spazio personale intimo, in cui percepirsi con occhi nuovi, aperti alle varie possibilità, al dialogo con il corpo e con i suoi cambiamenti; aspetti inattesi e profondi, non visibili in una fotografia.


Biografia Massimo Borri

Massimo Borri (1966), vive ad Ancona è psicologo e psicoterapeuta esperto nell’utilizzo dei linguaggi visivi (fotografia, video, illustrazioni…), nella pratica clinica e nella formazione professionale. Da sempre appassionato di fotografia ha sviluppato un particolare interesse verso l’autoritratto fotografico. Da anni lavora in collaborazione con gli Istituti superiori della scuola pubblica utilizzando la fotografia con gruppi di adolescenti, ideando e realizzando progetti fotografici diventati mostre collettive e fanzntetteine. Nel 2006 ha pubblicato “Un’Altra vita”, catalogo dell’omonima mostra fotografica personale ad Ancona, presso l’Atelier dell’Arco Amoroso.

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