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Vincitori IV edizione 2024

PREMIO UMANE TRACCE


Bando di Premiazione

Con la riunione di giuria del 15 gennaio 2025 sono stati aggiudicati i vincitori della quarta edizione del Premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria del fotografo Nicola Paccagnella, istituito nel 2020 da Paola Riccardi, Stefano Bianchi, Enzo Cortini, per ricordarlo ogni anno. Una giuria attenta e specializzata, composta da professionisti in vari campi dell’immagine, ha esaminato i 68 progetti sottoposti al Premio nel 2024, valutandone qualità del linguaggio, stile, capacità narrativa e originalità del concept. Il progetto vincitore diventerà un libro monografico Crowdbooks, donato al vincitore dall’editore Stefano Bianchi ed una mostra prodotta e circuitata dal Premio, curati da Paola Riccardi.


Composizione della Giuria IV edizione

Stefano Bianchi | editore | Crowdbooks | Presidente di giuria 

Isabella Balena | fotogiornalista

Isabella De Maddalena | fotografa

Maurizio Garofalo | photoeditor e docente                                                                                    

Veronica Mengoli | regista e sceneggiatrice

Roberto Mutti | critico curatore giornalista

Paola Riccardi | critica e curatrice | Dir. Artistica Premio Umane Tracce


Media Partner e Sponsor tecnici

Al142 | Crowdbooks  | CSF Adams - Centro Sperimentale di Fotografia Adams | ColornoPhotoLife Livorno Photo Meeting | NOC - New Old Camera | Opificio della Fotografia | Shelfie Cafe |








 

PRIMO PREMIO

Simone Tramonte con il progetto“NET-ZERO TRANSITION”



Il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi minacce per l’umanità. Secondo la NASA, la temperatura media terrestre ha raggiunto i livelli più alti in 150 anni. L'UE si è impegnata a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050; tuttavia, senza interventi immediati, questo obiettivo potrebbe essere irraggiungibile. La sfida ci impone di cambiare prospettiva, vedendo l'umanità come parte integrante dell'ecosistema. In Europa sono stati piantati semi rivoluzionari per un futuro sostenibile. Negli ultimi cinque anni, ho documentato queste storie, esplorando l'impatto delle azioni locali a livello globale e come l'ingegno umano possa guidare questa transizione. NET-ZERO Transition testimonia gli sforzi umani per realizzare questa rivoluzione, mettendo in luce esempi di resilienza essenziali per comprendere il cambiamento globale.


Motivazione della giuria: Per la grande attualità del tema, per la capacità di approfondimento attraverso un’indagine rigorosa, per l’uso di un linguaggio documentaristico contemporaneo pienamente accordato al tema. Il lavoro è stato apprezzato dalla giuria per la potenzialità di aprire uno spiraglio di luce nella visione di un futuro collettivo più sostenibile e nella pressante urgenza della questione ambientale.


Premio: Libro monografico Crowdbooks a cura di Paola Riccardi prodotto da Stefano Bianchi e distribuito presso le librerie del circuito arte e fotografia, Shelfie Cafe e i distributori della casa editrice Crowdbooks. Mostra itinerante con stampe prodotte a cura del Premio e restituite al fotografo al termine del 2025. Anteprima della mostra a Milano a cura di Paola Riccardi, altre tappe lungo tutto il 2025 in varie città italiane, a cura del Premio.





 

SECONDO PREMIO

Michela Iaccarino con il progetto “KRAJNA” 



Motivazione della giuria: Per un buon uso del linguaggio fotogiornalistico tipico della cronaca di guerra e per aver saputo raccontare il conflitto in Ucraina con un interessante sguardo retrospettivo in un tempo fermo a 10 anni fa, riuscendo a trasformare la cronaca e l’attualità in documento e Memoria storica.






 

MENZIONE D'ONORE


Massimo Borri con il progetto “A ZERO”                                                                                                                                                                  


Motivazione della giuria: Per aver messo in scena con nitidi autoritratti in bianco e nero una metamorfosi umana, dimostrando anche una grande capacità trasformista che può definirsi a pieno titolo di timbro attoriale, per la significativa relazione al tema dell’identità di genere, che percorre in sottotraccia l’intero progetto, per l’ironia di tutto il lavoro.






 

libro






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